La mia libreria si chiama Controvento e il fatto che si trovi in via Cristoforo Colombo ad angolo con via Ferdinando Magellano è solo una meravigliosa, perfetta coincidenza.
Con un po’ di amici si parlava di questo fatidico nome, ce n’erano molti in ballo ma nessuno perfetto. Non avevo ancora trovato il locale, la ricerca si stava dimostrando più complicata del previsto, i costi troppo alti, la posizione poco strategica… eppure Telese era piena di locali sfitti, iniziavo a scoraggiarmi e l’ansia della ricerca non mi faceva vedere, immaginare lo spazio della mia libreria, e quindi il nome.
Come dice la mia amica bibliotecaria, trovare il nome per la libreria prima di vedere il locale è come “mettere su una band e pensare il nome prima di aver suonato insieme e fatto i primi pezzi…. non si fa“.
Poi finalmente arriva il consiglio giusto, sempre da un’amica: stai calma, rileggi i tuoi libri preferiti, quelli con le orecchie e le sottolineature, i diari e gli appunti presi in questi 13 anni di girovagare per librerie… e così ho fatto.
Ho ritrovato un racconto di Mauro Covacich, contenuto nel libro Trieste Sottosopra, edito da Laterza nella collana Contromano. Il racconto s’intitola Bora a San Luigi.
Acquistai il libro a Trieste, su consiglio di uno dei librai della Libreria Minerva, una libreria triestina molto bella che vi consiglio di andare a vedere.
Uscita dalla libreria, andai a sedermi in fondo al Molo Audace, insieme ai triestini, che si siedono con le spalle al mare per vedere meglio la città…
M. Covacich racconta che a San Luigi (un quartiere di Trieste), quando c’è Bora i bambini non ne hanno mica paura, no, ci giocano!
Con l’eskimo aperto a pipistrello resistono Contro Vento senza spostare i piedi. (pag 20)
Mi sono subito immaginata me bambina col cappotto aperto, il naso per aria e un po’ di tremarella alle gambe, in attesa della folata di vento per lanciarmi in un folle, sconsiderato e meraviglioso atto di fiducia.
Rileggendo il racconto, quelle righe sottolineate mi hanno raccontato anche un po’ di me e di tutti quelli che nonostante tutto credono che il tempo delle storie e dei lettori non sia ancora finito.
Cos’è aprire una libreria oggi, se non un folle e meraviglioso atto di fiducia?
(In)contro al vento, senza spostare i piedi, senza aver paura.
(clicca sull’immagine per ingrandirla)
Così ho trovato il nome, e dopo soli quattro mesi… ho trovato anche il locale.
Chi l’avrebbe detto, solo sei mesi fa!
Bella storia, bel nome per la libreria.
buon cammino libraia, bel nome per la tua avventura
ciao da Nicoletta
grazie Nicolatta 🙂
buon cammino anche a te!
bhè, che dire… i miei miglioro auguri : )
nebbia
ehm già… miglioro , poi miglioro eh
guarda chi si vede!
eh si : )…. di solito all’approssimarsi dell’inverno ricompaio …
Non riesco a capacitarmene, mi succedono cose che sembrano assurde, ma che interpretate con un po’ di saggezza, racchiudono una loro verità… Sembra cinese, lo so. Spiegazione: vivo a Telese da 35 anni, conosco tanti e tanti conoscono me, eppure… eppure non mi ero accorto di questa nuova Libreria, nessuno che me l’avesse segnalata, a me che vivo “tra e per” i libri, a me che da qualche anno ho cominciato a scrivere versi e saggi e che nel mese scorsoa ho pubblicato la mia prima Opera in versi dal titolo “POETO… E VIVRO!”. E sapete come l’ho trovata questa bellissima Libreria (anticipo “bellissima”, perché pur non avendola ancora vista sento che sarà tale…)? Camminando pian piano per Telese per andare a parlare con “altre e solite” librerie. Ma ecco da una vetrina apparirmi “quella” locandina. LIBRERIA CONTROVENTO! Spero diventi al più presto la “Mia Libreria” dove vorrei fare la presentazione della mia prima Raccolta di liriche “Poeto…e vivrò!”, e, a brevissimo, del mio primo saggio filosofico-religioso dal titolo “NON SVILIRE LA COPPIA”.
Cari amici lettori, dunque, ora non mi rimane che telefonare alla “libraja”, prendere un appuntamento e… conoscerla, naturalmente! Ecco, vedete, io sto facendo quello che stava per fare la libraja: prima il nome e poi il locale; però non l’ha fatto. Io sì! Prima il commento e poi, domani, la conoscenza. Sarà un segno del destino? Ah ah ah!!!
Devo chiedere scusa… alla gentile libraja. Anche lei ha fatto quel che stasera sto facendo io. Ha trovato prima il nome e poi ha trovato il locale per la su”bellissima” libreria. CONTROVENTO, appunto…
Caro Giovanni, grazie molte per le sue belle parole per Controvento!
La libreria è sempre aperta, la aspetto 🙂
Buone letture…
La libraja
That’s a shrewd answer to a tricky qutseion