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La fabbrica delle meraviglie, la recensione di Carmela del gruppo di lettura

Carmela Palemieri, 15 anni, partecipa attivamente al gruppo di lettura 15/18 anni della libreria. Ha recensito per noi  uno dei libri proposti al gruppo.

Due mesi fa, lessi uno dei libri proposti al gruppo di lettura del mese di Aprile e ne rimasi stregata.Questo libro è
La fabbrica delle Meraviglie
di Sharon Cameron
pubblicato dalla Mondadori.

Trama:
In una notte di nebbia Katharine arriva in una misteriosa tenuta vittoriana con l’incarico di controllare che l’eccentrico zio George non stia dilapidando il patrimonio di famiglia. Convinta di incontrare un uomo sull’orlo della follia scopre invece che lo zio è un geniale inventore e sostenta una vivace comunità di persone straordinarie come lui, salvate dai bassifondi di Londra.
Aiutato dal giovane e affascinante Lane, George realizza creazioni fantasmagoriche: pesci meccanici, bambole che suonano il pianoforte e orologi dai mille ingranaggi. Ma Katharine comprende ben presto che una trama di interessi oscuri minaccia il suo mondo pieno di meraviglie e, forse, il destino di tutta l’Inghilterra. Una storia di formazione ricca di suspense e avventura, con una incantevole protagonista divisa tra ragione e sentimento.

A questo libro do 5 stelle, la Sharon è riuscita a creare una storia affascinante.

E’ un libro pieno di descrizioni, cosa che io adoro alla follia, mentre leggevo mi sono sentita catapultata nel  libro. Riuscivo a vedere i vestiti che lei indossava, udivo il ticchettio degli orologi di suo zio…

L’ambientazione poi è fantastica,la tenuta dove si svolgono le vicende ha un che di misterioso che strega il lettore,per non parlare della galleria sotterranea e del laboratorio. Ho anche fatto una scoperta che mi ha divertita molto:la Tenuta  esiste davvero! Sharon Cameron si è ispirata alla tenuta di Welbeck Abbey del Nottinghamshire,famosa appunto per le  sue gallerie sotterranee.

La protagonista, Katherine, inizialmente ha dei modi molto fastidiosi, è egoista e pensa solo a come portare a termine ciò che le ha chiesto la zia; è un personaggio creato apposta per essere odiato all’inizio del libro e per essere amato alla  fine. Katherine;infatti, subisce una trasformazione caratteriale notevole nel corso della storia,inizialmente si comporta come se tutto le fosse dovuto, non pensa cosa potrebbe succedere alle altre persone se lei dichiarasse suo zio pazzo e la tenuta cadesse nelle mani di sua zia.
Nel corso del libro vedremo come si legherà a suo zio e soprattutto a Lane,l’assistente di suo zio e cercherà in tutti i modi di salvare la tenuta.

A tutto questo si aggiungono anche una serie di vicende molte strane che accadono alla protagonista: durante la notte si ritrova inspiegabilmente in  diverse aree della tenuta,senza ricordare come ci è arrivata.

La fine del libro è sospesa,infatti c’è il sequel, e non vedo l’ora che esca.

 

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Gruppo di lettura ragazzi 14 – 18 anni proposte di lettura

Per il prossimo incontro del gruppo di lettura ragazzi 14 – 18 anni valuteremo i libri da scegliere tra questi 8 + 2 (i due in più sono quelli letti e raccontati dai ragazzi)  indicati di seguito.
Tutti i titoli sono disponibili in libreria per essere visionati e consultati 🙂
la libraja aspetta i vostri 3 prescelti entro sabato 28 -se possibile!-

Fisica della malinconia di Georgi Gospodinov ed Voland
letto e raccontato da Jacopo 🙂

Un ragazzo è affetto da una strana sindrome: soffre di empatia, è capace di immedesimarsi nelle storie degli altri. Inizia così un viaggio nel mondo del possibile, nel labirinto dei sentimenti mai provati, delle cose mai accadute eppure reali più del reale stesso. Questo “io” coraggioso e impertinente va e viene dal passato, fa incursione in un futuro di cui abbiamo già nostalgia, e ritorna con un inventario di storie sull’autunno del mondo, sui Minotauri rinchiusi in ognuno di noi, sulle particelle elementari del rimpianto, sul sublime che può essere ovunque.

La Meccanica del cuore di Mathias Malzieu ed. Feltrinelli
letto e raccontato da Giovanna 🙂
Nella notte più fredda del mondo possono verificarsi strani fenomeni. È il 1874 e in una vecchia casa in cima alla collina più alta di Edimburgo il piccolo Jack nasce con il cuore completamente ghiacciato. La bizzarra levatrice Madeleine, dai più considerata una strega, salverà il neonato applicando al suo cuore difettoso un orologio a cucù. La protesi è tanto ingegnosa quanto fragile e i sentimenti estremi potrebbero risultare fatali. L’amore, innanzitutto. Ma non si può vivere al riparo dalle emozioni e, il giorno del decimo compleanno di Jack, la voce ammaliante di una piccola cantante andalusa fa vibrare il suo cuore come non mai. L’impavido eroe, ormai innamorato, è disposto a tutto per lei. Non lo spaventa la fuga né la violenza, nemmeno un viaggio attraverso mezza Europa fino a Granada alla ricerca dell’incantevole creatura, in compagnia dell’estroso illusionista Georges Méliès. E finalmente, due figure delicate, fuori degli schemi, si incontrano di nuovo e si amano. L’amore è dolce scoperta, ma anche tormento e dolore, e Jack lo sperimenterà ben presto. Intriso di atmosfere che ricordano il miglior cinema di Tim Burton, ritmato da avventure di sapore cavalleresco, La meccanica del cuore è al tempo stesso una coinvolgente favola e un romanzo di formazione, in cui l’autore, con scrittura lieve ed evocativa, punteggiata di ironia, traccia un’indimenticabile metafora sul sentimento amoroso, ineluttabile nella sua misteriosa complessità.

Pirate di Rees Celia ed. Salani
1725. Nancy è la bella e giovane figlia di un ricco mercante inglese. L’improvvisa morte del padre la mette di fronte a quello che il genitore aveva pianificato per lei: sposare un ricco proprietario terriero in Jamaica. Nancy raggiunge la splendida isola caraibica e se ne innamora, ma non può fare a meno di soffrire per la povertà che vi regna e di provare ribrezzo per il futuro sposo. Per salvare la sua schiava personale da una violenza uccide un bianco e si vede costretta a fuggire: unica possibilità di salvezza, una nave di corsari… Ambientata agli inizi del Settecento, una storia tutta colpi di scena, un romanzo d’avventura e d’evasione che ha per protagoniste due ragazze “corsare per caso”.

Parole Fuori, AA VV, Il Castoro
Un libro evento che si candida a diventare il libro di riferimento degli adolescenti di oggi.
Dodici storie per raccontare le emozioni più intense, con le parole e con le immagini. Quelle emozioni che stanno sepolte nello stomaco, che non sempre siamo capaci di riconoscere. A cui è difficile dare un nome. E che è difficile portare fuori, allo scoperto. Desiderio, Vergogna, Timidezza, Dolore, Amore, Disperazione, Paura, Gioia, Coraggio, Colpa, Gelosia, Odio. Dieci grandi scrittori e due autori di graphic novel esprimono in questo libro quello che a volte grida forte ma non sappiamo dire.
GLI AUTORI: Pierdomenico Baccalario, Paola Zannoner, Silvana Gandolfi, Sara Colaone, Beatrice Masini, Lodovica Cima, Guido Sgardoli, Alessandro Baronciani, Antonio Ferrara, Luisa Mattia, Fabrizio Silei, Antonella Ossorio.

La lingua salvata, Elias Canetti ed. Adelphi
Fin dal suo apparire, nel 1977, questa «storia di una giovinezza» è stata accolta da molti come un «classico immediato», uno di quei libri destinati a restare, che coinvolgono profondamente ogni specie di lettori. Con la sua prosa limpida, tesa, vibrante in tutti i particolari, Canetti è qui risalito ai suoi ricordi più remoti, cercando di ritrovare nella propria vita quella difficile verità che solo il racconto può dare. Dopo aver vagato per decenni fra migliaia di miti, di fiabe, di trame, si è rivolto a quell’unica storia che per ciascuno di noi è la più segreta ed enigmatica: la propria.
È una storia che comincia in una piccola città sul basso Danubio, dove «in un solo giorno si potevano sentire sette o otto lingue». In quella variopinta mescolanza di genti erano da tempo insediati i Canetti, dinastia di agiati commercianti ebrei di origine spagnola, tutti segnati da un forte «orgoglio di famiglia». Fra i primi ricordi incontriamo quello del grande magazzino del nonno, in cui si vendevano coloniali all’ingrosso, con il suo «odore meraviglioso», con i suoi sacchi di lenticchie, di avena, di riso, dove il bambino affondava le mani. Da quello scenario arcaico e variegato, commisto di Oriente e di Occidente, il cui sapore intride tutte le primissime esperienze del piccolo Elias, si verrà sbalzati, nel giro di pochi anni, in vari altri mondi: prima l’Inghilterra, dove si delinea la figura del padre, che lì muore improvvisamente, giovanissimo; poi Vienna, con lo scoppio della prima guerra mondiale, e infine Zurigo, il «paradiso» da cui Canetti sarà cacciato, adolescente, alla fine del libro. In tutte queste peregrinazioni vedremo svilupparsi un rapporto madre-figlio di una tale intensità, violenza, sottigliezza che potrebbe anche apparire inverosimile, se ogni parola non avesse il «suono giusto». Canetti è qui riuscito nell’impresa di trasporre la figura della madre dalla sempre dubbia verità delle «memorie» alla verità assoluta della letteratura.
Una passionalità smisurata lega questi due esseri, e il bambino di cui qui si racconta conosce in pochi anni, nel rapporto con la madre, tutti gli estremi della tenerezza ma anche della gelosia, della dedizione ma anche del feroce conflitto. E intanto assistiamo al nascere in lui di quella avida vocazione che poi lo accompagnerà sempre: innanzitutto nel rapporto con il linguaggio e con la parola scritta. Rapporto di superstiziosa venerazione, come di fronte a immense potenze cosmiche. Così la scoperta dei libri, degli scrittori, la scuola stessa – tutto si presenterà come uno di quegli appassionanti resoconti di esploratori che allora i bambini usavano leggere. E il ricordo si fermerà, via via, su una costellazione di scene, di personaggi, di apparizioni che mantengono nella scrittura l’intatta vivezza, l’emozione sospesa e irripetibile di ciò che succede per la prima volta.

Rodderick Duddle, Michele Mari ed. Einaudi
«Se avesse potuto gettare uno sguardo anche un solo istante nella mente di quell’uomo, Roderick si sarebbe messo a correre via senza fermarsi mai… Ma tu non scapperai, mio lettore, perché sei avido di sapere, perché ti ho scelto fra tanti, e perché, appunto, sei mio».  Michele Mari, Roderick Duddle

Come in una mappa.
Il cerchio si chiude.
Il doppio del doppio del doppio.
Nomi e cognomi.
Michele Mari ci accompagna alla scoperta del suo nuovo romanzo, Roderick Duddle, in un’intervista esclusiva in quattro parti, intitolate come quattro capitoli del libro.
leggete qui lo speciale sul sito della casa editrice

Il ragazzo invisibile, AA VV ed.Salani
recensione a cura di biblioragazzi letture

Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores non è solo un film,non è solo un fumetto e non è solo un libro. È soprattutto un esperimento di cross-medialità come già era stato Nirvana nel 1997. Un esperimento che dal mio punto di vista è sicuramente riuscito e che non vedo l’ora prosegua. Ma andiamo con ordine e partiamo dal libro.
La storia è un classico del genere superoistico: Michele è un ragazzo sfigato, vittima dei bulli della scuola (come Peter Parker, il mito del protagonista) che il giorno dopo l’ennesima umiliazione scopre di avere un potere speciale, può diventare invisibile. Ma per farlo ovviamente deve essere nudo. Michele sperimenta il suo potere come qualunque adolescente farebbe, vendicandosi dei bulli e andando dove a nessun maschio è concesso dì entrare: lo spogliatoio delle femmine! Tutto questo per lui non sarà altro che fonte di guai, ma quelli veri e più pericolosi devono ancora arrivare…
Il romanzo è scritto molto bene, è ricercato,non scontato e si legge d’un fiato, con belle citazioni musicali e grande sensibilità nel narrare l’età di mezzo, con i pensieri e i dubbi che si affrontano quando tutto intorno e dentro di te cambia molto,troppo in fretta. Gli scrittori, nonché sceneggiatori del film, hanno impostato libro come uno strumento per approfondire la psicologia e le vicende dei personaggi che nel film per ovvie esigenze di tempo,possono solo essere accennate. Un utile mezzo dunque per andare ancora più a fondo nella storia.
Il fumetto invece ci offre una visione parallela, con il focus incentrato su vicende collaterali alla storia principale, il tutto appunto per fornirci una veduta più ampia di quella esclusivamente filmica. Per il fumetto sono stati coinvolti alcuni fumettisti italiani che da anni lavorano per le major del fumetto Usa, è il risultato si vede eccome. Ma la cosa secondo me più importante è che tutti e tre i prodotti non sono delle semplici trasposizioni “all’italiana” di un genere tipicamente nord americano, ma sono una vera e propria rilettura del genere attraverso una sensibilità sicuramente diversa,non antitetica ma complementare.
Fun home, Alison Bechdel ed. Rizzoligraphic novel
Per tutta la vita Alison ha amato e temuto suo padre Bruce, un uomo enigmatico, distaccato, perfezionista. Gli altri membri della famiglia non sono da meno: a casa Bechdel la dedizione all’arte nelle sue varie espressioni, e il consolatorio appagamento che può offrire, hanno sostituito il calore e il nutrimento di una vera “casa”. La distanza tra padre e figlia potrebbe finalmente dissolversi quando i due confessano il segreto che li accomuna, l’omosessualità. Questo spiraglio verso una più profonda comunione, però, si richiude drasticamente: Bruce muore, forse per un tragico incidente o forse per un atto disperato. Alla figlia non resta che immergersi in un viaggio nella memoria, penoso e appassionato al tempo stesso, per ricomporre e rielaborare la propria storia e quella della sua famiglia. Fun Home è il diario di questo viaggio, un memoir a fumetti in cui la straordinaria ricchezza dei testi dialoga con l’eloquenza del disegno. Alison Bechdel sa fondere la finezza dell’ironia, delle citazioni, dei riferimenti letterari con la brutale onestà necessaria per raccontare le tensioni sotterranee della vita familiare e i conflitti che accompagnano la presa di coscienza della propria identità sessuale. Fun Home è la prova della maturità di una narratrice fuori dal comune. E un grande esempio della potenza espressiva del graphic novel contemporaneo.

Diario assolutamente sincero di un indiano part-time,
Sherman Alexie ed Rizzoli
recensione a cura di biblioragazziletture

Ho aspettato questo libro per mesi. Avevo letto recensioni bellissime. Avevo una gran paura di una delusione…e invece no. Il romanzo di Sherman Alexie è incantevole, dolce, divertente e fa riflettere. La storia dell’adolescenza di Junior, nato in una riserva indiana, ma costretto a studiare in una scuola di bianchi per sopravvivere, regala molti sorrisi, offre uno sguardo acuto sulla vita dei nativi americani, ma soprattutto è la storia di una crescita, del raggiungimento della maturità,attraverso la comprensione della legge più forte: il perdono.

Sì, sarò anche stato un ragazzo solo, ma avevo capito che non ero solo nella mia solitudine: c’erano milioni di altri americani che avevano lasciato le loro case per andarsi a cercare un sogno. Perché, sì, ero un indiano spokane. Sì, appartenevo a quella tribù. Ma appartenevo anche alla tribù degli stranieri in America. E alla tribù dei giocatori di basket. E anche quella dei patiti dei libri.
E alla tribù dei vignettisti.
E alla tribù dei segaioli cronici.
E alla tribù degli adolescenti maschi.
E alla tribù dei ragazzi di provincia.
E alla tribù degli abitanti del Nord-ovest americano.
E alla tribù degli appassionati di tortilla chips con salsa piccante.
E alla tribù dei poveri.
E alla tribù degli habitué dei funerali.
E alla tribù dei figli adorati dai genitori.
E alla tribù di quelli che sentono la mancanza del loro migliore amico.
Capire tutto questo è stato importantissimo.
È stato in quel momento che ha avuto la certezza che sarebbe andato tutto bene.

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Gruppo di lettura Giovani, festival Mare di Libri, incontro con Stefania di Mella

Giovedì 31 luglio eravamo in 25, libraja compresa.
24 adolescenti riuniti in libreria per parlare dei libri di John Green.
Per una volta mi sono seduta sulla poltrona rossa che normalmente è destinata ai lettori e agli autori ospiti, mi sono sentita circondata da 24 paia di occhi attentissimi e anche da tanto affetto.
Ci sono stati nuovi arrivi, abbiamo dato il benvenuto a 8 nuovi lettori, a cui come sempre abbiamo chiesto di raccontare del/dei loro libri preferiti, così per rompere il ghiaccio.
I libri preferiti riservano sempre qualche sorpresa, oltre ai notissimi Huger Games, Twilight e un titolo di Laurel Hamilton che mi è sfuggito, sono stati citati: la Prosivendola di D. Pennac, 3 uomini in barca di Jerome K Jerome, Uno nessuno e centomila di Pirandello,  e Fangirl di Rainbow Rowell non ancora tradotto in italiano.

Piano piano impariamo a conoscerci e con mia grandissima gioia i ragazzi e le ragazze, tutti di paesi diversi, stanno diventando amici tra loro, escono, vanno in giro, e chi lo sa, magari nascerà qualche amore 🙂

Per quest’incontro una bella novità: sono stata contattata dagli organizzatori del festival Mare di Libri festival dei ragazzi che leggono di Rimini, per proporre ad un componente del gruppo di scrivere per la pagina “Lettore del Mese” del loro sito.
Abbiamo sorteggiato –perchè sarebbe piaciuto un po’ a tutti…– ed è venuta fuori Laura. Leggete il suo ritratto di lettrice e il suo consiglio di lettura qui.

Cosa leggiamo per il prossimo incontro?
L’ispirazione per la proposta di lettura me l’ha data proprio il festival Mare di Libri 🙂 L’anno scorso andai al festival a Rimini e partecipai all’incontro con Marta Mazza editor di Mondadori che presentava i classici della letteratura nella collana Crysalide di Mondadori :
La collana Chrysalide ripropone sei classici della letteratura in una nuova edizione di grande impatto cinematografico. Ogni volume sarà corredato da esclusivi contenuti extra, spunti e approfondimenti nella cultura contemporanea: film e serie TV, musica, arte, libri, fumetti e graphic novel.

Cosa fa il gruppo oltre a parlare di libri?
mercoledì 6 agosto abbiamo incontrato Stefania di Mella che lavora per la casa editrice Rizzoli, traduttrice di
Città di Carta di John Green, Rizzoli editore
stef.post
Stefania ci ha parlato del lavoro di traduzione, di come i libri di John Green siano arrivati in Italia, del mondo dell’editoria, ma soprattutto ci ha lasciato dei bei consigli di lettura.
Cime tempestose, vi sconvolgerà!
Come vivo ora, Meg Rosoff
David Levithan, Tutto accadde in una notte (o Nick and Nora, non mi ricordo se gli hanno cambiato titolo)
Sharon Creech, Due lune
Nick Hornby, Alta fedeltà
Christopher Pike, Amiche per la pelle
Sherman Alexie, Diario assolutamente normale di un indiano part-time
Blundell, Tutte le bugie che ho detto (se è ancora in catalogo)
Sebold, Amabili resti
Rothenberg, Storia catastrofica di te e di me (che è una versione più stupidina e leggera del suddetto Amabili resti, ma è veramente leggero leggero, non so se vi può piacere).
Fienberg, Di luce riflessa

le poesie di Auden La verità, vi prego, sull’amore
Il buio oltre la siepe

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